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      A ciò ha contribuito l'assenza di ogni largo dibattito che purtroppo ha caratterizzato il Partito fin dalla sua fondazione. Se teniamo conto degli elementi che al Congresso di Livorno si schierarono per l'Internazionale comunista possiamo constatare che delle tre correnti che costituirono il PC: 1) gli astensionisti della frazione Bordiga; 2) gli elementi raggruppatisi intorno all'Ordine Nuovo ed all'Avanti! di Torino; 3) gli elementi di massa che seguivano il gruppo che chiameremo Gennari-Marabini, cioè i seguaci delle figure piú caratteristiche dello strato dirigente del Partito socialista venute con noi - solamente due, cioè quella astensionista e quella Ordine Nuovo - Avanti! torinese, avevano prima del Congresso di Livorno svolto un certo lavoro politico autonomo, avevano nel loro seno dibattuto i problemi essenziali dell'Internazionale comunista e avevano quindi acquistato una certa capacità di esperienza politica comunista. Ma queste correnti, se riuscirono ad avere il sopravvento nella direzione del nuovo Partito comunista, non ne costituivano la maggioranza di base. Inoltre, di queste due correnti una sola, astensionista, fin dal 1919 cioè da due anni avanti Livorno, aveva avuto una organizzazione nazionale, aveva formato tra i suoi aderenti una certa esperienza organizzativa di partito, ma nel periodo preparatorio si era esclusivamente occupata di quistioni interne di partito, della specifica lotta delle frazioni senza aver nel suo complesso attraversato esperienze politiche di massa altro che nella quistione puramente parlamentare.


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Scritti politici
Terza parte
di Antonio Gramsci
pagine 415

   





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