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      Anche su tutta quest'altra serie di problemi la enorme maggioranza del Congresso respinse le concezioni errate dell'opposizione e si schierò in favore delle soluzioni date dal CC.
     
      Come si sono schierate le forze del Congresso
      Accennammo già all'atteggiamento che la stragrande maggioranza del Congresso ha assunto nei riguardi delle soluzioni da dare ai problemi essenziali nel periodo attuale. È opportuno però analizzare piú dettagliatamente l'atteggiamento assunto dall'opposizione e accennare, sia pure brevemente, ad altri atteggiamenti che si sono presentati al Congresso come atteggiamenti individuali, ma che potrebbero nell'avvenire coincidere con determinati momenti transitori nello sviluppo della situazione italiana, e che perciò devono essere fin da ora denunziati e combattuti. Abbiamo già accennato nei primi paragrafi di questa esposizione ai modi e alle forme che hanno caratterizzato la crisi di sviluppo del nostro Partito negli anni dal 1921 al 1924. Ricorderemo brevemente come al V Congresso mondiale la crisi stessa trovasse una soluzione provvisoria organizzativa con la costituzione di un CC che nel suo complesso si poneva completamente sul terreno del leninismo e della tattica dell'IC, che si scomponeva in tre parti di cui una, che aveva la maggioranza piú uno nel Comitato stesso, rappresentava gli elementi di sinistra che si erano staccati dal vecchio gruppo di Livorno, dopo il IV Congresso; un'altra che rappresentava l'opposizione costituitasi al Congresso contro le tesi di Roma, e la terza che rappresentava gli elementi terzini, entrati nel Partito dopo la fusione.


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Scritti politici
Terza parte
di Antonio Gramsci
pagine 415

   





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