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      È certo che mentre il fascismo nella sua ala nazionalista, dato il passato e le tradizioni del vecchio nazionalismo italiano, lavora verso l'Azione cattolica, dall'altro lato la casa Savoia cerca ancora una volta di sfruttare le sue tradizioni per attirare nelle sfere governative gli uomini del gruppo Di Cesarò e del gruppo Amendola.
      L'altra tendenza è ufficialmente impersonata in Farinacci. Essa obbiettivamente rappresenta due contraddizioni del fascismo: 1) La contraddizione tra agrari e capitalisti nelle divergenze di interesse specialmente doganali. È certo che l'attuale fascismo rappresenta tipicamente il netto predominio del capitale finanziario dello Stato-capitale che vuole asservire a sé tutte le forze produttive del paese; 2) la seconda contraddizione è di gran lunga la piú importante ed è quella tra la piccola borghesia ed il capitalismo. La piccola borghesia fascista vede nel partito lo strumento della sua difesa, il suo Parlamento, la sua democrazia. Attraverso il partito vuole fare pressioni sul governo per impedire di essere schiacciata dal capitalismo.
      Un elemento che occorre tener presente è il fatto dell'asservimento completo in cui l'Italia è stata messa dal governo fascista verso l'America. Nella liquidazione del debito di guerra sia verso l'America che verso l'Inghilterra il governo fascista non si è preoccupato di avere nessuna garanzia sulla commerciabilità delle obbligazioni italiane. La borsa e la finanza italiane sono esposte in ogni momento al ricatto politico dei governi americano ed inglese che possono in ogni momento gettare sul mercato mondiale enormi quantità di valori italiani.


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Scritti politici
Terza parte
di Antonio Gramsci
pagine 415

   





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