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      Bisogna tener conto del fatto che le forze armate esistenti, data la loro composizione, non sono conquistabili immediatamente e che esse saranno l'elemento determinante della situazione. Si possono fare delle ipotesi alle quali attribuire volta a volta maggiore carattere di probabilità. È possibile che dal governo attuale si passi a un governo di coalizione al quale uomini come Giolitti, Orlando, Di Cesarò, De Gasperi diano una maggiore elasticità immediata. Gli ultimi avvenimenti parlamentari francesi dimostrano di quale elasticità sia capace la politica borghese per allontanare la crisi rivoluzionaria, spostare gli avversari, logorarli, disgregarli. Una crisi economica improvvisa e fulminea non improbabile in una situazione come quella italiana potrebbe portare al potere la coalizione democratico-repubblicana, dato che essa si presenterebbe agli ufficiali dell'esercito e a una parte della stessa Milizia e ai funzionari dello Stato in genere (elemento di cui bisogna tener conto in situazioni come quella italiana) come capace di infrenare la rivoluzione. Queste ipotesi hanno per noi solo un valore generale di prospettiva. Esse ci servono per fissare questi punti:
      1) noi dobbiamo sin da oggi restringere al minimo la influenza e la organizzazione dei partiti che possono costituire la coalizione di sinistra per rendere sempre piú probabile una caduta rivoluzionaria del fascismo, in quanto gli elementi energici ed attivi della popolazione siano sul nostro terreno nel momento della crisi; 2) in ogni caso noi dobbiamo tendere a rendere piú breve che sia possibile l'intermezzo democratico avendo fin da oggi disposto a nostro favore il maggior numero di condizioni favorevoli.


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Scritti politici
Terza parte
di Antonio Gramsci
pagine 415

   





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