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      L'andata al potere di MacDonald e dei laburisti è piú recente, e il suo pietoso fallimento dinanzi all'offensiva dei conservatori è nella memoria di tutti. Come è nella memoria di tutti il recente cartello delle sinistre in Francia che fa blocco con Poincaré, contro il quale aveva impostata la sua campagna elettorale e la sua piattaforma politica.
      E in Italia? Perché i socialisti di destra non sono andati al potere? Perché non hanno fatto una coalizione con la cosiddetta democrazia? E perché la stessa democrazia non è rimasta al potere con Giolitti, Bonomi, Facta? Per l'Italia è stata trovata la formula «psicosi». Nel 1919-1920 si dice che c'era la «psicosi» massimalista; nel 1921-22 si parlò di «psicosi» fascista. Recentemente però è venuto fuori il signor Franco Clerici che ha scritto che nel 1924 c'era la «psicosi» democratica dell'Aventino, ciò che non ha fatto piacere agli scrittori del Mondo. In questo modo tutta l'Italia nei suoi tre fattori fondamentali: proletariato, capitalismo, piccola e media borghesia, è divenuta un manicomio: tutta la politica italiana è «psicosi». Noi non crediamo alle interpretazioni a base di «psicosi». In Italia c'era un equilibrio instabile tra le forze sociali in lotta. Il proletariato era troppo forte nel 1919-20 per assoggettarsi piú oltre all'oppressione capitalistica. Ma le sue forze organizzate erano incerte, titubanti, deboli interiormente, perché il Partito socialista non era che un amalgama di almeno tre partiti; è mancato in Italia nel 1919-20 un partito rivoluzionario bene organizzato e deciso alla lotta.


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Scritti politici
Terza parte
di Antonio Gramsci
pagine 415

   





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