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      Evidentemente essi, che sono i pesci grossi, calcolano di non rimanere nella rete.
      (4 febbraio 1916).
     
     
      TEMI PER UNA MAESTRA COMUNALE
     
      Non sappiamo se, quando si assumono le insegnanti nelle scuole comunali, fra gli altri organi femminili si visiti pure quello relativo delicatissimo destinato alla fecondazione.
      Senza avere la competenza uterina del prof. Vescica, sanno tutti che l'organo cui abbiamo alluso tiene spesso il posto del cervello e serve anche per ragionare. Sarebbe perciň opportuno che, prima di affidare alle maestre la cura dei loro allievi, si stabilisse in modo sicuro che il loro organo principale č in condizioni regolari.
      Una delle maestre della scuola Vittorio Alfieri deve avere disgraziatamente bisogno delle cure del prof. Vescica. Potrebbe darsi che fosse stata a scuola dai frati, oppure che avesse perduto tre quarti della sua vita a cercarsi invano un marito. Se cosí fosse, si potrebbero spiegare in parte le ragioni del suo cretinismo; ma, per arrivare fino al punto a cui č arrivata, bisogna proprio ammettere che quel tale organo č difettoso.
      Giudicate voi. La maestra in parola ha dato agli alunni di terza classe il seguente tema da analizzare: «Gli scioperanti meritano il biasimo e il disprezzo delle persone oneste».
      Siccome molti padri degli alunni chissŕ quante volte saranno stati costretti a scioperare, ne viene di conseguenza che gli alunni dovranno disprezzare i propri genitori e amare svisceratamente i loro padroni che consentono ai proletari di vivere.
      Gli insegnamenti della signora maestra sono edificantissimi.


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Sotto la mole
1916-1920
di Antonio Gramsci
pagine 742

   





Vittorio Alfieri