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      Il giudice conciliatore che ha riconosciuto il non dovuto pagamento dei cinque centesimi di aumento, deve anche riconoscere l'obbligo delle società a fornire il gas alle primitive condizioni, poiché lo scambio è una cosa troppo importante perché possa essere lasciata all'arbitrio degli esercenti, e far pagare la contravvenzione quando essi si rifiutano di far il loro dovere.
      (12 aprile 1916).
     
     
      GLI SPECIALISTI DELLA MORALITÀ
     
      Uno di questi specialisti è il prof. Rodolfo Bettazzi, che a proposito della film La falena ha ancora l'altrieri scritto uno dei tanti suoi articoli pedagogici sull'importante questione. Meno male però: questa volta è stato longanime ed ha riconosciuto che sarebbe perfettamente inutile invocare l'intervento dello Stato e della censura. Inutile perché non si può pretendere che un impiegato, un burocrate, sia specialista in moralità e perché solo i cattolici (e tra essi solo gli eletti), possedendo la verità, l'assoluto, la rivelazione, potrebbero indicare quale manifestazione della vita sia morale e quale viceversa. Posta in questi termini la questione è bell'e che risolta. Purché non invochino l'opera dei questurini, le manette e il carcere, i cattolici sono padronissimi di sostenere immorale tutto ciò che cosí loro pare, e di boicottare i teatri e i cinematografi dove si offrono al pubblico spettacoli eterodossi. Fatta la distinzione fra morale e moralità (e il Bettazzi implicitamente lo fa) si capisce subito che la moralità cattolica (cioè il complesso di convinzioni, di idee, di costumi che contraddistinguono i cattolici) sia diversa da tutte le altre moralità. Per chi è convinto che tutti i problemi dello spirito si risolvano nella storia, ciò è elementare.


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Sotto la mole
1916-1920
di Antonio Gramsci
pagine 742

   





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