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      La cambiale che S. Antonio ha acceso cosí imprudentemente, non può trovare avallanti nella curia. Budda fu detronizzato perché era facile documentare la sua esistenza cinquecento anni prima di Cristo; S. Antonio può essere detronizzato perché il 13 giugno non è molto lontano e il miracolo, per essere tale, non può subire dilazioni.
      Noi ci prepariamo ad aggiungere un capitolo alla storia della diffusione della novella in Italia.
      (29 maggio 1916).
     
     
      SECONDA LETTERA AL NOSTRO PEDAGOGO
     
      All'avv. Arturo Brusasco sono stato in debito di una risposta; ma fui costretto a tacere dal desiderio di non guastare la nostra amicizia. Perché avrei dovuto fargli notare come né io, né alcuno dell'«Avanti!» abbia proprio bisogno di prendere lezioni di educazione dal direttore della «Gazzetta dei tribunali», che si è dimostrato tanto impermalito del riuscitissimo profilo fisico-morale che di lui avevo tracciato. Ma oggi mi capita una buona occasione per rivolgermi nuovamente all'equanimità sua.
      L'«Avanti!» considera ancora l'avv. Brusasco come il suo pedagogo, come l'amico che ne può frenare i bollenti, qualche volta intempestivi ardori, ed al quale si può chiedere un buon consiglio gratuito. Noi siamo ancora dei giovani, ed è bene che qualche volta un vecchio compia un'opera benefica di tutela e di rimbrotti. Ho avuto ieri una tentazione tremenda; ho per qualche minuto ruminato le ingiurie piú atroci, ho pensato a coniarne delle nuove, delle colossali per scaraventarvele qui Sotto la Mole. Poi ho voluto calmarmi.


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Sotto la mole
1916-1920
di Antonio Gramsci
pagine 742

   





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