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      Per costoro varranno di piú le prediche dell'economista del «Momento», e quelle ancor piú eloquentemente melense di Luigi Luzzatti, perché sono tagliati dalla stessa stoffa, perché si abbeverano alla stessa sorgente, della stessa linfa incolore e insapore. Il socialismo non è una congrega di frati, che seguono una regola. È una libera associazione di uomini liberi, e che solo devono essere immuni da sifilide borghese. Quelli che sono affetti da questa lue sono perduti per noi, e noi ce ne disinteressiamo, lasciandoli volentieri agli altri che se ne intendono e che possono lavorarseli a loro agio.
      (21 settembre 1916).
     
     
      UNITÀ
     
      Nel comizio degli impiegati e commessi di commercio il prof. Mazzini Alati, accennando al problema del protezionismo, ebbe parole di lode per gli organizzatori torinesi che si sono preoccupati di questo grave problema nazionale, che è problema di libertà e insieme di solidarietà con i proletari di tutta Italia. Non sono rivelazioni quelle del Mazzini Alati, ma tuttavia meritano di essere meditate. Crediamo valga di piú la diffusione di una verità già accertata che la enunciazione di nuovi paradossi, di novità brillanti di spirito, spumeggianti di eleganze verbali. Si è iniziata la lotta contro il protezionismo, contro la tendenza, che gli odî suscitati dalla guerra hanno rafforzato, a rincrudire il protezionismo. Ma ci pare che le organizzazioni non ci mettano troppo calore. Ci pare che finora la lotta si sia limitata a pura affermazione di principio, e non abbia accennato ad incanalarsi in azione pratica, in azione coordinata con fini ben chiari e ben concreti.


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Sotto la mole
1916-1920
di Antonio Gramsci
pagine 742

   





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