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      E vi devono essere delle mascherature di bilancio. Perché i centoquattro che in bilancio figurano come misure di P. S., nel mercato, furono lanciati, a loro tempo, come reati. Ci si vede poco chiaro in queste cifre. Le autorità competenti dovrebbero indire un'inchiesta, e far esaminare con attenzione le pezze giustificative e gli allegati del bilancio. E intanto imporre un calmiere. Tutti sentono che il tempo è maturo per il calmiere. L'azienda di piazza S. Carlo non deve essere lasciata piú a lungo in condizioni di privilegio. Ha abusato indegnamente della fiducia pubblica. I suoi attentati al benessere generale non possono piú essere lasciati senza sindacato. Ci rivolgiamo al prefetto. Il calmiere esisteva. Ristretto, inadeguato al bisogno, per noi non certo soddisfacentissimo. Ma riconosciamo che i tempi sono difficili, e cercheremo di accontentarci. Sia ristabilito il calmiere; esso si chiama semplicemente: lo Statuto.
      (4 ottobre 1916).
     
     
      ZUCCONEIDE
     
      I ribaldi sparafucili del ceto esercentesco che si pascono dello strame clericale del «Momento» ci devono ancora una dimostrazione. Categoricamente avevano promesso di fare la dimostrazione concreta del calmiere a rovescio esercitato dall'Alleanza cooperativa. Messi con le spalle al muro, questi bacchettoni corrosi dalla coscienza della loro infecondità ideologica e pratica, si sono accontentati di abbaiare contro l'istituzione creata dalla nostra volontà economica, e hanno fatto delle piccole malignazioni bottegaie, e hanno ghignato o hanno mostrato di spaventarsi e di far spaventare per il fatto che i socialisti torinesi si propongono di fare del socialismo anche attraverso la cooperazione.


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Sotto la mole
1916-1920
di Antonio Gramsci
pagine 742

   





S. Carlo Statuto Alleanza