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      Costanzo Rinaudo. Lusinghe e lodi ai maggiori spacciatori della merce avariata, malignita per quelli che si rifiutano all'onesto commercio.
      Il prof. Costanzo Rinaudo, oltre che figlio di poveri ma onesti genitori, è anche un trafficante di prim'ordine. Si è servito dei suoi titoli accademici e delle sue cariche per spacciare i suoi almanacchi di storia. Pensionato dallo Stato come ex professore di liceo (4000 lire all'anno circa), professore ordinario alla Scuola di guerra (piú di 6000 lire all'anno), stipendiato dalle case editrici Barbera e Vallardi (media: altre 5000 lire, per essere molto modesti), si serve della sua carica di assessore delle finanze per imporsi una tassa di famiglia di sole lire 45,10 all'anno, neppure la quarta parte della somma che invece dovrebbe pagare.
      E quest'uomo, che non ha mai fatto il suo dovere di uomo, che ha rovinato decine di migliaia di giovani, che di tutta la sua attività non ha fatto che un traffico sfacciato, per giustificare le sue accuse banali al proletariato, tira fuori la sua nascita da poveri e onesti genitori. Se provasse ad imitare i suoi genitori, e cessasse di asfissiarci con le emanazioni putride del suo cervello in deliquescenza, non sarebbe un bel guadagno per la scuola e per la vita italiana?
      (8 gennaio 1917).
     
     
      PICCOLI PROLETARI
     
      Un redattore del «Momento» non può mandar giú che quattro bambinetti si ricordino ogni tanto dell'«Avanti!» e mandino qualche soldo alla sottoscrizione. Ma amore di tesi e spirito di contraddizione gli hanno giocato un brutto tiro; lo hanno trascinato lentamente su un piano inclinato, in fondo al quale c'è l'abisso dell'eresia.


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Sotto la mole
1916-1920
di Antonio Gramsci
pagine 742

   





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