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      Lo scopo dei cattolici era ad ogni modo raggiunto: far sentire il loro totem. Essi sono davvero incontentabili, lamentandosi. Si sa che la vita è un continuo compromesso. Un gruppo vuole imporre ad un altro gruppo una sua particolare credenza: riesce a imporne solo una parte, come è naturale che sia. I cattolici sogliono imporre di sentire venerando: ottengono di far sentire imprecando; conquista positiva è il far sentire. Non siano incontentabili.
      (22 aprile 1917).
     
     
      È TROPPO, È TROPPO...
     
      L'on. Giovanni Zibordi ha inviato al ministro delle finanze, on. Meda, questa interrogazione:
      Il sottoscritto interroga l'on. ministro delle finanze per sapere se, in vista dei molteplici cespiti di lucro che lo stato d'animo creato dalla guerra ha apportato alla Chiesa, e in considerazione delle numerose forme di speculazione sui rischi di guerra che la Chiesa stessa ha iniziato e va esercitando col richiedere alle famiglie oboli votivi in cambio di funzioni propiziatrici della divina grazia per la incolumità dei loro cari combattenti, non intenda che sia da estendere ai sacerdoti la imposta sui sopraprofitti di guerra.
      E l'interrogazione, naturalmente, ha fatto saltare la mosca al naso a uno scrittore del «Momento», al piú intelligente cretino dei redattori del «Momento», che, per essere originale, come si conviene alla sua natura di spiritoso scrittore peregrino suggeritore di idee ai lettori, ripete i soliti banali insulti della piazza interventista contro il compagno Zibordi.
      Ma non riesce a obiettare alcunché di concreto alla proposta.


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Sotto la mole
1916-1920
di Antonio Gramsci
pagine 742

   





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