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      Bevionc) del discorso di Lloyd George, nella parte riguardante la Russia. Il signor Minunni prende lo spunto da quel nostro aggettivo per compiangere «i poveri illusi che credono il socialismo voglia sinceramente la pace per spirito di giustizia». E conclude tragicamente:
      Il socialismo vuole la pace, quando fare la guerra significa liberare i nostri fratelli dal giogo austriaco, quando significa abbattere la egemonica potenza politica e militare del tedesco: ma chiama «canaglia» chi afferma che il sangue del nostro proletario e del nostro borghese non deve essere sparso in difesa di chi ha dato prova di tradimento e di vigliaccheria. Il socialismo non vuole la guerra per Trento e Trieste, ma non sarebbe alieno dal pretenderla, per farci difendere i bolscevichi traditori. In questo caso siamo noi, i «guerrafondai», che diciamo: no.
      Il signor Minunni si è preso una scalmana proprio a freddo. Non è il «socialismo» che vuole, ecc.; è semplicemente un «individuo» socialista, il quale, avendo letto il discorso di Lloyd George, ha trovato che i signori Minunni e Bevione ne hanno dato, per ciò che riguarda la Russia, un'interpretazione arbitraria, volontariamente (preferisce il Minunni «stupidamente»? si accomodi) contraria allo spirito e alla lettera. Pertanto l'interpretazione non meritava che l'aggettivo «canagliesca».
      [Undici righe censurate].
      Abbiamo solo rilevato una falsificazione di documento. Lloyd George ha detto testualmente (piú o meno, a seconda della volontà delle agenzie):


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Sotto la mole
1916-1920
di Antonio Gramsci
pagine 742

   





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