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      I due eroi devono essere ormai in libertà. Beati loro, se amano piú la libertà materiale del corpo che la libertà spirituale. Il «Momento» si è vendicato della loro violenza, in modo antieducativo, contro i propri principî, contro i programmi che dice di voler diffondere, ma si è vendicato. I due sono definitivamente due marmocchi. Sapevano essi che infrangevano una legge nazionale rompendo i vetri? Ma no, l'infrazione è un puro atto di meccanica applicata: il cozzo di due corpi differentemente solidi provoca sempre una rottura. I due eroi sono diventati pura forza bruta, naturale, che provoca effetti fisicamente catalogabili. Nessuna luce ideale, nessun elemento politico, nessuna spiritualità. Se la volontà fosse stata presente la legge avrebbe avuto il suo corso, i due eroi ne avrebbero subito le conseguenze. O che si può impunemente violare il codice della propria nazione, della propria patria? Ma i due non hanno violato la legge: sono irresponsabili, sono pura forza naturale; sono niente altro che il portafogli dei loro genitori.
      (28 aprile 1918).
     
     
      PURIFICAZIONE
     
      Poiché il proverbio dice: «Pioggia d'aprile, ogni goccia mille lire», ho cercato, per una buona mezz'ora, di calcolare quante migliaia di lire siano cadute nei soli chilometri quadrati della circoscrizione comunale torinese. Tanti milioni di miliardi da far restare di stucco tutti i cassieri riuniti delle banche anglo-franco-americane. Tanti milioni di miliardi da pagare tutti i debiti di guerra, se i debiti potessero essere pagati in migliaia di lire e non in tonnellate di merce.


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Sotto la mole
1916-1920
di Antonio Gramsci
pagine 742