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      Ecco una via della Divina Provvidenza: la borghesia capitalistica, per imporre il suo dominio di classe economica, suscita il proletariato che diventerą il suo mortale avversario. O vili borghesi, egoisti e materialisti!
      Il dominio della borghesia capitalistica č all'inizio un compromesso tra il passato e l'attualitą: la costituzione politica conserva numerosissime tracce degli istituti feudali; le classi sbalzate dal potere sono sempre in agguato, d'altronde, e vorrebbero prendersi la rivincita. La borghesia capitalistica continua la sua attivitą liberatrice. La libertą individuale, la sicurezza personale, il diritto di coalizione, la libertą di parola le sono certamente utili per dare incremento agli affari, per viaggiare senza essere arrestati ogni cinque minuti, per promuovere partiti politici e fondare giornali che difendano i loro interessi; ma le leggi liberali promulgate sotto la spinta dell'utile capitalistico portano automaticamente alla costituzione di formidabili organizzazioni operaie: all'individualismo capitalista si contrappone il solidarismo proletario; il «numero» si disciplina e diventa «potenza» intelligente. Ecco la via della Divina Provvidenza: la borghesia capitalistica, per sviluppare la sua potenzialitą industriale e commerciale, facilita il potenziarsi del suo nemico mortale. O vili borghesi, egoisti e materialisti!
      La borghesia capitalistica ha organizzato la societą moderna secondo la legge dell'utile immediato. Solo gli eroi che sentono una inclinazione prepotente per le minestre dei frati ingurgitate su un gradino di chiesa, riescono a sovrapporsi alla legge.


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Sotto la mole
1916-1920
di Antonio Gramsci
pagine 742

   





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