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      La vita diviene insopportabile; l'accademico diviene nevrastenico. Riposo, riposo per i poveri nervi esauriti, per lo stomaco che non digerisce, per gli arti che hanno perduto ogni elasticitą. Riposo ci vuole: la Svizzera, i laghi, i monti, l'Arcadia tranquilla con le sue vaccherelle e le sue pastorelle. La Svizzera, dove avviene sempre nelle novelle l'incontro tra le due creature rapinate nel vortice del Fato. Il «suo» nome non irrita piś la delicata sensibilitą dei sensi. Anzi: «ella» diventa il «mistero che attrae». Tutto di lei incuriosisce, tutto attrae l'attenzione. Con esitazione dapprima, con la paura che fa volgere intorno lo sguardo, la si segue, si osservano le sue mosse e i suoi lineamenti. Č dessa invecchiata, o si imbelletta per conservare la giovinezza perenne? Cosa ha fatto, cosa ha detto finora? Per quali avventure č trascorsa?
      L'accademico patito dimentica i suoi giuramenti, dimentica le sue promesse. E una sera, quando la luna piove sulle cime dei monti i suoi raggi sottilmente incantatori, e stormiscono i grandi alberi, e le acque precipitano nell'abisso schiamazzando turbolentemente, i due si incontrano, si guardano, e quasi condotti dallo stesso filo di un magico burattinaio, vanno ad assidersi su uno stesso muricciolo. L'idillio ricomincia.
      La Royal Society ha proposto di rompere per sempre ogni legame con la scienza nemica. Noi concludiamo: la Svizzera č destinata a un meraviglioso avvenire scientifico.
      (27 ottobre 1918).
     
     
      CONSTATAZIONI
     
      Il compagno Zaverio Dalberto č stato trasferito dalle carceri comuni ad un ospedale dipendente dalle carceri.


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Sotto la mole
1916-1920
di Antonio Gramsci
pagine 742

   





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