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      , vi disgusterete, sentirete nausea e conato di vomito, ma diventerete
      veri e sani borghesi"».
      Il «vero e sano borghese» acquista consapevolezza del suo essere quando vomita: egli s'accorge allora come qualcosa di piú alto e piú vasto che gli interessi d'una classe o gli ideali di un partito sia veramente in gioco. Si tratta del patrimonio integrale di cultura e di pensiero che secoli di lavoro, di lotte, di sacrifizi, ecc., ecc. Questo patrimonio è in pericolo. Esso è intatto, naturalmente; la guerra non lo ha diminuito, poiché la guerra ha migliorato gli uomini, li ha affinati, li ha ingentiliti, ha fatto perdere loro ogni abitudine di violenza, di frode, di menzogna; la guerra ha liberato il pensiero da ogni pastoia, rendendolo disinteressato nel perseguire il fine che gli è proprio, la verità. La guerra ha democratizzato la società, il suffragio universale dà al maggior numero la sovranità dello Stato.
      L'«Avanti!» invece, quale disgusto! L'«Avanti!» propugna il bolscevismo integrale; vuole abolire il suffragio universale per dare la sovranità dello Stato ai produttori, i quali sono un'oligarchia, anzi una oclocrazia, poiché in Italia lavorano e producono solo gli straccioni, lavora e produce solo un'infima minoranza di irresponsabili, volgari, triviali, iloti ubriachi, mentre il maggior numero amministra il patrimonio integrale di pensiero e di cultura. L'«Avanti!» vuole eliminare dalla società gli intelligenti, i capaci, i luminari delle scienze e delle arti, perché... cosí hanno fatto i bolscevichi russi, i quali, è noto anche ai gatti miagolanti alla luna, mangiano uno scienziato a pranzo e uno scrittore a cena e solo cosí hanno potuto sopravvivere alle leggi economiche liberali abolite.


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Sotto la mole
1916-1920
di Antonio Gramsci
pagine 742

   





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