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      Il bolscevismo è specialmente una reazione dello spirito e dell'umanità che vuole essere reintegrata nei suoi valori essenziali, che non vuole piú essere un oggetto di speculazione e di scambio.
      (13 giugno 1919).
     
     
      BUROCRAZIA!
     
      Burocrazia, burocrazia, burocrazia! Ecco un esempio, palpitantissimo d'attualità, dei nefasti della burocrazia: un gruppo di smobilitati si presenta in una caserma (mettiamo che sia la caserma del 50°, in via della Zecca) per ritirare il pacco vestiario e le ottanta lire.
      Sono operai che hanno dovuto assentarsi dall'officina (lavorate! produzione, produzione!) e hanno fretta e vorrebbero sbrigare questa faccenduola. No signori, bisogna attendere, la consegna è rimandata: i pacchi non sono pronti, le ottanta lire non sono imbustate. Bisogna ripassare dopo un'ora, dopo due ore, il mattino dopo ecc., ecc. Burocrazia, burocrazia!
      Ma se l'operaio, dopo aver aspettato ed essersi stancato, entra in uno dei caffeucci vicino alla caserma (mettiamo in un caffeuccio all'angolo di via della Zecca e via Rossini) per bere un mezzano di birra, egli si accorge che stranissime relazioni esistono tra la «burocrazia» e il caffeuccio. Volete immediatamente il vostro pacco e le ottanta lire? Pagate, pagate, pagate. Si è formato un ceto speciale di speculatori che guadagna sulla «burocrazia»; si è formato durante la guerra, continua a sussistere dopo l'armistizio. Milioni e milioni di lire sono state in tal modo rastrellate; si sono costituite proprietà spesso di centinaia di migliaia di lire.


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Sotto la mole
1916-1920
di Antonio Gramsci
pagine 742

   





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