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      Ed ecco perché la «Stampa» informò già i suoi lettori traducendo gli articoli della spia inglese Paul Dukes, ecco perché informò sulla Rivoluzione e sull'essenza della Rivoluzione descrivendo lo stato delle ferrovie, dei tetti e dei mobili delle case in Russia; ecco perché nel passato la «Stampa» si pose verso la Rivoluzione operaia russa nella stessa posizione in cui i gesuiti si ponevano verso la rivoluzione liberale italiana. Paul Dukes sta al «primo» corrispondente come il gesuita sta al moderno commediografo parigino del fascino slavo.
      (8 giugno 1920).
     
     
      UN LADRO AMMAZZATO
     
      Chi ha fermato l'attenzione sopra il fatto che la cronaca ci ha narrato l'altro giorno? Un uomo, sorpreso di notte nel giardino di una villa, inseguito, cacciato, preso a fucilate, lasciato boccheggiante sopra un tetto. I carabinieri hanno raccolto il corpo in agonia, i cronisti hanno raccontato il fatto, nessuno ci pensa piú. Anche i morti, anche i delitti hanno la loro fortuna.
      Un innamorato si vendica sopra l'infedele, un marito sgozza l'amante della moglie. Il fatto tocca e scuote le piú riposte fibre dell'animo del pubblico e dei suoi informatori. I cronisti si fanno per l'occasione romanzieri, giudici, difensori, esploratori di anime: la piú sciocca figura di donna isterica è una sfinge di cui bisogna svelare gli inesistenti enigmi psicologici, ogni brutale è un eroe che difende i diritti del sentimento.
      Il fattaccio di gelosia, il fattaccio di «amore», smuove tutta una sedimentazione di torbidi sensi che si celano nell'animo dell'uomo civile dei tempi nostri, che alla prima occasione si manifestano in una espulsione purulenta.


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Sotto la mole
1916-1920
di Antonio Gramsci
pagine 742

   





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