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      .. rivoluzione.
      L'esperienza ungherese ha lasciato un insegnamento: i reazionari, per battere i comunisti, accarezzano in un primo tempo i socialisti, scendono a patti con loro, fanno degli accordi di pacificazione; una volta battuti i comunisti, gli accordi e i patti vengono stracciati e anche i socialisti assaporano la corda e la pallottola. L'allegria, che permanentemente caratterizza gli Stenterelli confederali, appare, secondo la logica degli avvenimenti, l'anticipazione della smorfia granguignolesca di questa povera élite dirigente del proletariato italiano, che per le sue indecisioni, per la sua inettitudine, per la sua incapacità a comprendere le situazioni politiche minaccia d'essere travolta in un caos di barbarie senza precedenti nella storia del nostro paese.
      I due fascismi27
     
      La crisi del fascismo, sulle cui origini e cause tanto si sta scrivendo in questi giorni, è facilmente spiegabile con un serio esame dello sviluppo stesso del movimento fascista.
      I fasci di combattimento nacquero, all'indomani della guerra, col carattere piccolo-borghese delle varie associazioni di reduci, sorte in quel tempo. Per il loro carattere di recisa opposizione al movimento socialista, eredità in parte delle lotte fra il partito socialista e le associazioni interventiste nel periodo della guerra, i fasci ottennero l'appoggio dei capitalisti e delle autorità. Il loro affermarsi, coincidendo colla necessità degli agrari di formarsi una guardia bianca contro il crescente prevalere delle organizzazioni operaie, permise al sistema di bande create ed armate dai latifondisti di assumere la stessa etichetta dei fasci, alla quale conferirono col successivo sviluppo la stessa caratteristica loro di guardia bianca del capitalismo contro gli organi di classe del proletariato.


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Sul fascismo
di Antonio Gramsci
pagine 418

   





Stenterelli