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      Ma se si ritiene che il fascismo non può essere sostituito legalmente, neppure da una democrazia liberale; se si ritiene che il governo dell'on. Mussolini ha aperto in Italia un processo attivo rivoluzionario; se si ritiene che il fascismo può essere rovesciato solo da una insurrezione popolare, cosa conviene di piú: fare propaganda all'estero, sicuri che ciò non eviterà per nulla di attraversare i laghi di sangue previsti dall'on. Mussolini, o far propaganda all'interno, fra le masse operaie e contadine, smuovendole dal loro torpore, dalla loro passività con l'esempio di un partito che si getta nella lotta, che affronta i pericoli, che non ha paura del fascismo, contribuendo cosí a disperdere questa atmosfera di panico indistinto, apocalittico, questo ebete stupore delle masse che il fascismo ha sostituito alle nebbie democratiche per opprimere e asservire il popolo lavoratore? È questo l'unico significato che può avere la partecipazione alle elezioni per ogni operaio che non abbia rinnegato i suoi ideali e la volontà di lotta tenace e implacabile per liberare la sua classe. I sepolcri tinti di rosso dell'Avanti! e del partito socialista hanno rinnegato tutto ciò fino dal 1920 e perciò hanno nuovamente fatto blocco coi riformisti contro i comunisti.
      Fascismo e forze borghesi tradizionali47
     
      [...] Per il contenuto delle tesi, voglio sentire il vostro parere, perché la mancanza di contatto diretto con gli avvenimenti italiani, che conosco solo per la lettura dei quotidiani piú importanti, mi fa sempre dubitare della fallacia delle mie conclusioni.


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Sul fascismo
di Antonio Gramsci
pagine 418

   





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