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      Da tutto ciò deriva la conclusione che una reale opposizione al fascismo può essere condotta solo dalla classe operaia. I fatti dimostrano quanto fosse rispondente a realtà la posizione da noi assunta in occasione delle elezioni generali, opponendo all'opposizione costituzionale l'«opposizione operaia» come la sola base reale ed efficace per abbattere il fascismo. Il fatto che forze non operaie confluiscano sul fronte della lotta antifascista, non cambia la nostra affermazione, secondo la quale la classe operaia è la sola classe che possa e debba essere la guida direttiva in questa lotta.
      La classe operaia deve trovare però la sua unità, nella quale essa ritroverà tutta la forza necessaria per affrontare la lotta. Da ciò la proposta del partito comunista a tutti gli organismi proletari per uno sciopero generale, contro il fascismo; da ciò il nostro atteggiamento, di fronte agli impotenti piagnistei socialdemocratici!
      Il destino di Matteotti53
     
      Vi è una espressione incisiva del compagno Radek, da lui usata nel commemorare, in una assemblea di comunisti, al congresso della Internazionale, un militante del nazionalismo tedesco fucilato nella Ruhr dai nazionalisti francesi, che ci torna a mente ogni volta che pensiamo al destino di Giacomo Matteotti. «Pellegrino del nulla» chiamava il compagno Radek il combattente sfortunato, ma tenace fino al sacrificio di sé, di una idea la quale non può condurre i suoi credenti e militanti ad altro che ad un inutile circolo vizioso di lotte, di agitazioni, di sacrifici senza risultato e senza via di uscita.


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Sul fascismo
di Antonio Gramsci
pagine 418

   





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