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      Avendo però appreso che in Genazzano era apparsa un'imagine della Madonna, vi si recarono e la riconobbero per quella vista a Scutari.
      Da quel tempo la Madonna di Genazzano, detta del "Buon Consiglio" cominciò a fare miracoli; le venne costrutta una chiesa e di fianco un convento, dove i frati di S. Agostino s'impadronirono di questo santo tesoro, non meno produttivo della Madonna dei frati agostiniani di Roma, giacchè questa di Genazzano gode in tutta la campagna romana una fama pari a quella degli antichi oracoli pagani. Due volte all'anno, nella primavera e nell'estate, vien celebrata la sua festa,[43] ed allora piovono le offerte in danaro ed in oggetti preziosi e siccome anche i più poveri recano il loro obolo all'altare della Madonna, si può dire che essa prelevi sulla campagna romana un tributo maggiore di quelli dello Stato. Mi fu detto che i doni più belli siano portati al santuario dalle molte confraternite sparse per tutta la campagna; ogni fratellone sborsa cinque baiocchi al mese alla cassa comune, in modo che vi sono delle confraternite che arrivano a raccogliere sino a cento scudi. Il reddito annuo del santuario si può approssimativamente valutare a 7500 scudi.
      L'imagine è posta in una chiesa ben decorata e pulita, in una cappella illuminata da varie lampade, chiusa da un cancello di ferro: il quadro è quasi sempre coperto da un velo di seta gialla. Si dice che, portata dagli angeli, anche in quella chiesa non si sia mai posata sulla pietra e che resti sospesa nello spazio, sorretta da mani invisibili.


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Passeggiate per l'Italia
Volume Primo
di Ferdinand Gregorovius
Carboni Editore Roma
1906 pagine 270

   





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