Pagina (36/270)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Io l'ho vista pił volte scoperta, ma non ho mai potuto comprendere in qual modo sia sospesa.
      I pellegrini cominciano ad arrivare la vigilia della festa, ed allora il paese e i dintorni si animano e nell'aria echeggia senza posa il canto delle litanie. Le strade sono percorse da compagnie di pellegrini,[44] che giungono in buon ordine, vengono dall'Abruzzo, da Sora, dal Liri, e per la maggior parte dalla campagna latina. Si direbbero rinnovate le feste antiche di Giove Laziale, tanti sono i visitatori, dissimili fra loro per costume e per dialetto. Vederli discendere dalle colline, sentendoli cantare l'"Ora", gli uni per la via, gli altri lungo il fiume a traverso i viottoli dei campi, vestiti di rosso, di verde, di turchino, tenendo in mano il lungo e ricurvo bastone del pellegrino, č in quel magnifico paesaggio uno spettacolo veramente degno dell'ammirazione dell'artista, del poeta e dello storico.
      Il giorno in cui dovevano arrivare i primi pellegrinaggi sono uscito ad incontrarli a cavallo per godere completamente questa scena popolare, che aveva per me un interesse storico riportandomi al medio-evo. La comarca di Roma, a cui appartiene tuttora Genazzano, termina a due miglia dalla cittą, ed ha per confini un braccio del Sacco, che si traversa su di un ponte in pietra, ponte Orsino, famoso un tempo per le aggressioni dei briganti. Al di lą comincia la legazione di Frosinone. In questo punto le colline scendono dolcemente verso il fiume ed agli occhi si presenta il quadro stupendo della pianura, dei monti Volsci, della Serra e[45] delle alture di Olevano, ai cui piedi si stendono dei ricchi boschi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Passeggiate per l'Italia
Volume Primo
di Ferdinand Gregorovius
Carboni Editore Roma
1906 pagine 270

   





Abruzzo Sora Liri Giove Laziale Roma Genazzano Sacco Orsino Frosinone Volsci Serra Olevano