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      Lo straniero si stabilì in quella grotta, dove gli portavano da mangiare e da bere. Pregava e portava cilizi; lo si vedeva spesso a Collepardo, a Veroli e nella Certosa di Trisulti, dove visitava le chiese e discorreva coi frati. La sua condotta era[118] irreprensibile, anzi passava per santo, quantunque fosse ancora molto giovane. Gautier aveva già trascorso due anni in quel l'eremitaggio, quando un giorno gli sbirri circondarono il suo rifugio, e lo arrestarono, conducendolo con loro. Nessuno conobbe la causa di questo arresto e non si potè sapere nulla di preciso del suo destino; si seppe solamente che il santo era stato consegnato nelle mani della giustizia francese e corse voce che egli avesse preso parte ad uno degli attentati contro la vita di Luigi Filippo.
      La natura ha riunito molte cose notevoli intorno a Collepardo, perchè solo a poca distanza dalla grotta delle stalattiti, vi sono le famose sorgenti d'Italia, il pozzo di Santulla, proprio sulla via che conduce alla Certosa. Volevo giungere a questa Certosa prima di sera per chiedere ospitalità ai frati. Dopo una cavalcata di mezz'ora in mezzo agli orti e su di un sassoso altipiano, mi trovai ad un tratto sull'orlo di una cavità circolare che mi rammentò vivamente le grandi latomie di Siracusa. Questa misteriosa fonte ha una circonferenza di 1500 passi, discende ad una profondità di 150 piedi circa e nel fondo lascia vedere una foresta di un verde cupo di arbusti e piante rampicanti che al più leggero soffio della brezza si agitano mollemente come le onde di un lago.


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Passeggiate per l'Italia
Volume Primo
di Ferdinand Gregorovius
Carboni Editore Roma
1906 pagine 270

   





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