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      Regna ivi una grande animazione: tutti si siedono a tavola e mangiano maccheroni ed ottime frittate; vi si beve però del pessimo vino. Ad ogni momento sopraggiunge una carrozza od una persona a cavallo od una squadra di sbirri che tornano da perlustrare la vicina foresta, ho sentito uno di questi vantarsi di aver freddato il giorno innanzi con una schioppettata un brigante. Abbiamo visto anche arrivare da Porto d'Anzio un convoglio di galeotti, seduti[195] sopra un carro, incatenati a due a due; fra di essi vi erano dei bei giovani, vestiti pulitamente, con cappelli di paglia, camice linde, cravatta di seta svolazzante; giunti a Roma, questi dovevano essere lasciati in libertà. Si porta loro del vino, dei sigari, ed i birri, stando vicino, col fucile in ispalla, accettano essi pure quanto viene loro offerto. Tali sono le scene che si possono godere a Fontana di Papa.
      Poi la strada corre per due ore entro le macchie che costeggiano le paludi pontine sino a Terracina, coprendo la spiaggia del mare, e che sono abitate da cignali, da porcospini, da bufali, da tori, dalla febbre e dai briganti, che sbucan fuori di là per svaligiare sulla via Appia, o presso Cisterna, o presso For'appio, o sotto le rocche di Terracina, i viaggiatori.
      Finalmente ci è apparso il mare, raggiante di luce, turchino, tranquillo, ed abbiamo salutato le onde azzurre di Anzio, l'antica città dei Volsci, dove Coriolano trovò la morte, e dove è stato ritrovato il capolavoro dell'antica scultura, l'Apollo del Belvedere, che ornava il suo tempio.


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Passeggiate per l'Italia
Volume Primo
di Ferdinand Gregorovius
Carboni Editore Roma
1906 pagine 270

   





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