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      Risparmiando denaro, essi possono vivere bene, e corrompendo i loro guardiani riescono a godere molte agevolezze. Quando ottengono la loro libertà, si stabiliscono generalmente nel luogo e sposano la loro innamorata.
      Un bagno penale ed una villeggiatura estiva del Santo Padre non sembrano cose fatte per andare insieme, ma ciò è prettamente romano, perchè una qualche contraddizione e stonatura devono manifestarsi nella vita romana, in questa paradisiaca natura. Il Papa, però, vuol riedificare Anzio; ha ordinata la costruzione di molte case e ha detto che non vuole più oltre tollerare la brutta vista di quelle capanne di paglia. Il porto va ogni anno sempre più prendendo incremento, soprattutto perchè si trova più vicino a Napoli che Ostia e Civitavecchia. Una società romana ha fatto acquisto di un piroscafo che parte da qui due volte la settimana per Napoli, dove porta i viaggiatori giunti da Roma con la[203] posta. In tredici ore e con la tenue spesa di cinque scudi si va a Napoli. Questo piccolo commercio ha richiamato un po' di vita ed un po' d'industria ad Anzio e son queste le sole fonti di guadagno e le sole occupazioni de' suoi abitanti, le campagne essendo quasi incolte. Non vi sono qui nè vigne, nè oliveti; solo vi si allevano delle mandre, che pascolano liberamente sulla riviera; tutti gli oggetti di consumazione vengono dagli altri paesi: Nettuno fornisce il vino ed anche ogni giorno il pane fresco; Genzano l'olio e le frutta e Cori, nei monti Volsci, le ciliegie ed i fichi.


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Passeggiate per l'Italia
Volume Primo
di Ferdinand Gregorovius
Carboni Editore Roma
1906 pagine 270

   





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