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      Vengono talvolta attaccati ad un carro fino a sedici bufali, punzecchiati, perchè camminino, con una specie di lancia. Il regno di Napoli possiede vaste foreste in Calabria, ma preferisce prendere il legname dalle paludi pontine, perchè scendendo i boschi sino al mare ed essendo la spiaggia piana e facile, le spese di trasporto sono di gran lunga minori.
      In questo ambiente vario, semplice e primitivo, fra questi pescatori e marinai, le figure della città non attirano quasi nessuna attenzione. Qua e là un pittore, seduto e riparato da un ampio ombrello bianco, sta facendo uno schizzo della spiaggia o dei pescatori. Tali apparizioni sono diventate[210] ormai caratteristiche e proprie di ogni bel sito d'Italia; in qualunque bella giornata di estate o di primavera si può esser certi di vedere sorgere, in un posto od in un altro, ovunque è un bel paesaggio, come un fungo, l'ombrello bianco di un pittore. Ne ho incontrati perfino nelle regioni più remote della Sicilia, e ricordo anzi che, arrampicatomi un giorno, nelle ore più solitarie, sulle rocce di Taormina, non potei trattenermi dal ridere, vedendo giù da lontano l'ombrellone: v'era sotto un paesista di Weimar. Raramente invece ho visto dei pittori intenti a disegnare le spiagge del Sunland, che pur sono così belle e superano anzi, come quelle bizzarre di Gross e di Kleinkuhren, per grandiosità, le spiaggie latine; la ragione è che manca loro la magia delle tinte. Nel nord la tinta del mare è o troppo splendente, o dura, o confusa; essa non ha questa fine nebbia d'aria e di luce, nè il magico riflesso, nè il confondersi insieme di dolci luci scintillanti, questa chiarezza eterea di smeraldo.


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Passeggiate per l'Italia
Volume Primo
di Ferdinand Gregorovius
Carboni Editore Roma
1906 pagine 270

   





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