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      Stavano accampati vicino al fiume, attorno ad un mucchio di fieno, dei soldati di cavalleria.
      Poco dopo passato il ponte, comincia l'estremo Lazio, la bella campagna di Aquino e di Pontecorvo, irradiata dal sole, ed attraversata dalla magnifica strada che porta a Capua. Alla sua sinistra si leva la catena[324] degli Appennini, di cui si scorgono la vetta del Cimarone ed i borghi di Castello, di Rocca Secca, di Palazzuola, di Piedimonte; più in là sorge il monte Cairo, mèta della nostra gita. Già si scorgevano gli edifici grandiosi e le cupole di Montecassino, l'Atene del medio evo, faro della scienza nella cupa notte di quei tempi. Colà Paolo diacono scrisse la sua storia dei longobardi.
      A destra della pianura apparivano le cime azzurre dei monti Volsci, di natura identica a quelli di Segni e di Gavignano, e poi S. Giovanni Incarico, Pontecorvo, il piccolo territorio pontificio già possesso di Bernadotte e più lontano Oliva, Rocca Guglielma ed altri villaggi. Il Liri qui corre ai piedi dei monti, attraversa campi deliziosi che sembra non voler lasciare mai, perchè allunga la sua strada con mille sinuosità; ad ogni passo accoglie il tributo di un ruscello o di un torrente e le sue acque risplendenti ai raggi del sole, sono veramente meravigliose. Con qual diletto non dovettero soggiornarvi i Saraceni! Certo essi non trovarono mai sponde più amene nè sul Guadalquivir, nè sul Sebeto, nè sul fiume Ciane. Molti popoli dopo l'epoca romana funestarono questo paradiso: i Visigoti con Alarico ed Atalulfo, i Goti valorosi di Totila e di Teia, gli Isauri, gli Unni, i Sarmati, i Greci; le orde terribili[325] di Leutari e di Bucellino, i docili Longobardi che finirono coll'occupare tutte queste terre, col coltivarle e farle rifiorire, gli Arabi, gli Ungari, i Normanni, i Francesi, gli Spagnoli, i Tedeschi; tutti si accamparono qui e vi combatterono; tutti apparvero in questa Campania felice, chiave del regno di Napoli.


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Passeggiate per l'Italia
Volume Primo
di Ferdinand Gregorovius
Carboni Editore Roma
1906 pagine 270

   





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