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      Qui si vedeva una gondola gią piena di gente staccarsi dalla spiaggia e pigliar il largo; lą i barcaiuoli, coi remi nell'acqua, e gią sulle mosse, affrettavan qualcuno che mancava al carico: chi bestemmiava affaticandosi per far un po' di sgombro ad un suo battelletto rinserrato fra pił grossi legni; chi usciva spedito dal porto vogando a due braccia. In un momento il lago fu seminato di barche d'ogni ragione, che, secondo le direzioni diverse che pigliavano, o levavan le vele per ricevere una grossa tramontana, che s'era messa da poco, o facevan forza di remi contro le onde, le quali si frangevano fragorose e spumanti contro le prore sobbalzate.
      I Limontini furono gli ultimi a porsi sul lago: eran sei barche, e volendo partir tutte di conserva, dovettero aspettar tanto che Lupo si fosse spiccato dalle mani del Messo e degli avvocati, che l'avean fatto indugiare per non so che formalitą.
      Il conte del Balzo, coi pił cortesi modi che possano aver luogo fra amici, avea stretto Ottorino a passar con lui al castello per alcuni giorni; entrarono pertanto insieme in una nave, e s'adagiarono entro una di quelle caselline, o capannette, addobbate e fornite d'ogni agio che usavano e usan tuttavia sui nostri laghi nel mezzo delle barche signorili. Bice sedette in faccia al padre, e il parroco di Limonta fu gentilmente obbligato dal padrone a pigliar posto dirimpetto al giovane cavaliere.
      V'eran due remi da poppa e due da prora: Michele, come il pił vecchio, badava al governo, il suo Arrigozzo stava dinanzi alla prima forcola, posto che č solito darsi al pił robusto e valente rematore.


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Marco Visconti - Storia del Trecento cavata dalle cronache di quel tempo e raccontata da Tommaso Grossi
di Tommaso Grossi
Vallardi Editore Milano
1958 pagine 484

   





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