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      Quando furono oltrepassati, il giovane volle rappiccare il discorso interrotto, ma il suo signore con aria severa gli fe' un cenno della mano comandandogli che andasse indietro insieme col drappello del corteggio che lo seguitava; dopo di che abbandonò le redini sul collo del cavallo, gli cacciò gli sproni nel fianchi spingendolo a precipizio fin dentro la corte del suo palazzo, ove giunto, smontò, ascese le scale senza far parola, e in tutto quel giorno non si lasciò più vedere.
      Non incresca ora ai lettori di tornar un passo indietro per andare fino a Limonta, dove abbiamo lasciato alcuni nostri amici, addosso ai quali stava per versarsi la piena; null'altro che le sessanta lance condotte dal Bellebuono per fare uno scempio in quel paese.
      Intanto che i masnadieri, spiccatisi la sera dalla riviera di Lecco, veleggiavano taciti a quella volta colla rapina e colla strage in cuore; intanto che Lupo da un'altra banda correva a rompicollo su e giù pei ritorti e intricati sentieruzzi della montagna, sperando di poter giungere in tempo a far fuggire quei minacciati, o a prepararli a qualche difesa, i Limontini, ignari d'ogni cosa, s'eran ritratti come all'ordinario, nelle loro casucce, dove attendevano alle consuete faccende della sera.
      La capanna del barcaiuolo, padre dell'annegato, era posta, come abbiam detto, di là del paese, tirando a tramontana. Quel che si vedeva di essa guardando dal lago, non era che un po' di tettuccio di paglia con una croce di legno piantata in vetta; tutto il resto veniva nascosto da due vecchi castagni, i quali parevano chinarsi per abbracciarla.


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Marco Visconti - Storia del Trecento cavata dalle cronache di quel tempo e raccontata da Tommaso Grossi
di Tommaso Grossi
Vallardi Editore Milano
1958 pagine 484

   





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