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      - Anche quella povera bestia vuol morirgli sopra -, disse fra sè la vecchia, che gli avea sempre tenuti dietro gli occhi. Sedette, si fece il segno della croce, e si pose a mangiare. Pigliava qualche cucchiaiata di quel panico dopo d'aver tramestato un pezzo per la scodella; ma pareva che le crescesse in bocca; non poteva cacciarlo giù: se non che quando ebbe visto il marito che tornava a deporre sulla tavola la sua ciotola, ne ingoiò in fretta due o tre cucchiaiate una dopo l'altra per mostrare a lui che mangiava di voglia.
      Un momento dopo s'accorse che la scodella riportata sul desco dal suo uomo era presso che ancora piena, la prese in una mano, ed accostandosi a lui che si era seduto ancora a canto al fuoco, gli toccò una spalla; e disse: - Michele, via, mangiate per l'amor di Dio; non volete tirar innanzi, vedete, se fate questa vita: in tutta la giornata siete ancora, si può dir, digiuno. - Il barcaiuolo levò rozzamente le spalle senza rispondere, ed ella seguitava con voce accorata: - Via, mangiatene almeno un poco, volete lasciarvi morir d'inedia? Siete obbligato in coscienza ad avervi cura: fatelo per me, che se m'aveste a mancar voi... - Ma uno scoppio di pianto le soffocò le parole.
      - Eh! - si cacciò allora a gridare il barcaiuolo, - non la finirete più con questo vostro piangere? tutto il giorno, tutto il giorno sempre a quelle medesime! - e asciugandosi egli stesso gli occhi col dorso della mano: - Lo farete risuscitare, è vero? Per l'anima mia, che non posso più durarla!


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Marco Visconti - Storia del Trecento cavata dalle cronache di quel tempo e raccontata da Tommaso Grossi
di Tommaso Grossi
Vallardi Editore Milano
1958 pagine 484

   





Dio