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      Che serve e che vale? fanciulle e adulte, gentili e popolane, le son tutte d'una buccia: digliene, e lascia fare al diavolo.
      - Eh! non si può dir che tu l'abbia presa male; solo che si va troppo per le lunghe a questo modo: canchero! in capo all'anno non saremmo a mezza via: e siam sotto al tempo, figliuol caro; chè Marco potrebbe capitarci addosso da qui a un paio di mesi, chi sa? forse anche prima. Ed ora, in che termini sei tu con codesta fastidiosa?
      - Ora m'aspetta fra un paio di giorni: ho dovuto pigliar il partito di ristorarla con questa speranza dello spavento e della passione che provò ai dì passati in veder trascorrere inutilmente il termine posto da sua madre per venirla a vedere. Al primo ricevere di quest'annunzio parve tutta consolata, ma da ieri in poi, non so capire, m'è tornata a dar giù forse peggio di prima; non dice più una parola, non fa che piangere, non vuol toccar cibo... Basta, finchè ella dura! chè dagliene a bere una oggi, un'altra domani; rattienla, impiastra, intriga e rivolta, non potrà a manco di entrare in sospetto di qualcosa; e allora non so più da che parte farmi per tenerla quieta, che non mi dia ne' lumi affatto, e non mi rimanga, Dio ne guardi, fra mano.
      - L'importanza è di far presto a venire a una conclusione, - disse Lodrisio, - ch'or ve n'ha un'altra nuova che tu non sai. Lupo è scappato.
      - Scappato? - sclamò il Pelagrua con un accento di maraviglia paurosa, restando lì immobile colle ciglia inarcate.
      - Scappato, e l'ho visto io con questi miei occhi venendo qui: ma l'ho consegnato in buone mani, e prima che vada giù il sole.


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Marco Visconti - Storia del Trecento cavata dalle cronache di quel tempo e raccontata da Tommaso Grossi
di Tommaso Grossi
Vallardi Editore Milano
1958 pagine 484

   





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