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      - Un'altra carità, se sei cristiano!... non mi lasciar morire in peccato mortale... Qui in fondo della strada... v'è un campanile... fa di mandarmi il prete.
      Lupo l'assicurò che l'avrebbe mandato. Infatti, passando presso la casa del curato, bussò alla porta, e a lui che si fece a una finestrella, gridò. - L'oste vi domanda... spicciatevi e portate con voi l'olio santo.
      - Come? che è? che cos'è stato? galantuomo, buon uomo! - gli gridava dietro il pievano, ma il giovane tirò via di buon trotto senza dargli retta.
      Innanzi, innanzi, tutto solo: di tanto in tanto si stirava, distendeva le membra indolenzite e peste; e sentendo qua e là per la persona il bruciore di molte trafitture, poco più che a fior di pelle, che v'avea fatte la prima e più sottil punta dello stiletto, penetrando fra gli anelli della maglia: - Fortuna -, diceva, -che mi era messo il mio bravo giaco. - Da lì a un pezzo gli dava in fuori una doglia in una spalla, doveva essere una qualche zampata toccatagli quando si rivoltava sotto i piè del cavallo facendo alle braccia coi due amici. Finalmente s'accorse d'un scalfitto che avea in una tempia per un colpo di pugnale menatogli al capo, e venuto vano in quel continuo arrabattarsi che avea fatto con quelle care gioie: vi mise sopra una mano, e tornava a dir fra sè: - Birbone di quel Lodrisio! mandare a far scannare un cristiano come si farebbe d'una pecora! e uno che non gli ha mai fatto un male al mondo, dico io... Già vuol essere ancora quella maladetta rabbia contro del mio padrone, quella invidiaccia che lo scanna!


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Marco Visconti - Storia del Trecento cavata dalle cronache di quel tempo e raccontata da Tommaso Grossi
di Tommaso Grossi
Vallardi Editore Milano
1958 pagine 484

   





Lodrisio