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      .. Ma le forze sono consunte di lunga mano dai patimenti, dalle angosce, dallo spavento durato: le entrò una febbre ardente... Potrà ella giugnere a veder il domani?
      Marco, che all'improvvisa gioia del trovarla viva s'era sentito rapire fuor di sè stesso, a questo annunzio abbassò desolatamente il capo, e disse in cuor suo: - Ecco adempite le parole del profeta; - poscia col volto e coll'atto di un uomo che non ha più nulla da temere o da sperare a questo mondo, avvicinossi alla moglie del Pelagrua, ed interrogolla intorno ad Ottorino.
      La donna, che da certe parole dette da Lodrisio in sua presenza sospettava che lo sposo di Bice fosse rinchiuso nel castello di Binasco, comunicò a Marco quel suo sospetto, e questi risolvette di mettersi subito sulle tracce del trafugato. Uscì dunque dalla camera dell'inferma, presso la quale volle che per allora non rimanesse che la sua ancella, affinchè la poveretta che andava sempre più ricuperando gli spiriti, nel momento che sarebbe tornata in sè, non avesse a vedersi d'intorno altro volto che quel volto soave e fidato.
      - Ora andate a chiamar la madre di Bice, - disse poscia alla castellana, - ditele che preghi... che preghi anche per me.
      Ciò detto, discese precipitosamente nella corte, lasciò alcuni ordini al giudice del luogo, ed uscì a cavallo dal ponte levatoio, che si rialzò subito dietro le sue spalle.
      La camera entro cui Bice era stata portata dava su d'uno spiano che stendevasi innanzi al castello dalla parte d'oriente. Il sole già alto entrando per una finestra, in faccia alla quale era collocato il letto su ch'ella posava, diffondea sul suo volto un chiarore, che ne faceva risaltar la pallidezza e lo sfinimento mortale.


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Marco Visconti - Storia del Trecento cavata dalle cronache di quel tempo e raccontata da Tommaso Grossi
di Tommaso Grossi
Vallardi Editore Milano
1958 pagine 484

   





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