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      1). L'acido idrofluosilicico era denominato da Gay-Lussac e Thenard idrofluato di fluoruro di silicio, considerandolo come una combinazione: 2HF + SiF4.
      Non fu che nel 1812, osserva Moissan, che Davy ne fece conoscere la vera natura e che dimostrò contro l'opinione degli altri chimici, che l'acido del fluoro, l'acido fluorico, non conteneva dell'ossigeno e che bisognava considerarlo come l'analogo dell'acido cloridrico, cioè come la combinazione di un radicale simile al cloro, coll'idrogeno.
      SCOPRE L'ACIDO NITROSO E IL NITRITO DI POTASSIO. - Fra le Memorie non pubblicate e ricordate dal Nordenskjöld, vi è quella su: Una nuova specie di acido nitrico (scoperta dell'acido nitroso), comunicata a Retzius nel 1768 ed un'altra non meno notevole: Sulla preparazione dei globuli martialies, che fu trovata fra le carte di Gahn. Secondo Retzius "questa Memoria è la prima cosa che Scheele abbia messo in carta", ma dall'Accademia a cui era stata presentata, non fu dichiarata degna della stampa. In questa Memoria (1768) si trova, fra l'altro, già l'osservazione, di grande importanza teorica, che un'aria infiammabile (l'idrogeno) si sviluppa non solo per l'azione dell'acido, del vetriolo e del sal marino sulla limatura di ferro, ma anche per azione degli acidi organici e dell'acqua pura stessa (Nordenskjöld).
      Nel 1767 Scheele scopre il nitrito di potassio, che ottiene come residuo della calcinazione del nitrato.
      Egli è dunque stato il primo a distinguere l'acido nitrico dall'acido nitroso. Osservò che scaldando del nitrato di potassio si sviluppa dell'aria del fuoco (ossigeno) e rimane un sale che con un acido, quale il tartarico, sviluppa dei vapori rossi.


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Biografia di Carlo Guglielmo Scheele
di Icilio Guareschi
Utet Torino
1912 pagine 81

   





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