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      Scheele invece dimostrò l'identità dell'acido dal sale d'acetosella coll'acido dello zucchero o saccarino di Bergman (Ueber die Bestantheile des Rhabarbarerde und die Art die Sauerkleesäure zu bereiten; Chem. Werke, t. II, pag. 361)(27).
      Dunque, come già dissi, è stato Scheele il primo a estrarre sistematicamente dei corpi ben definiti, degli individui chimici, dalle piante e devesi quindi considerare come il vero fondatore della moderna chimica delle piante (Pflanzenchemie).
      SCOPERTA DELL'ACIDO CIANIDRICO, DEI CIANURI DI POTASSIO E DI MERCURIO E DELL'ACIDO CIANURICO. - Nel 1782 e 1783 Scheele pubblicò due Memorie: Essai sur la matière colorante du bleu de Prusse(28) e dimostrò che questa sostanza fornisce cogli acidi un prodotto volatile, sottile, a cui si deve il colore azzurro dell'azzurro di Prussia e che egli denominò materia tingens.
      Scheele l'ottenne nel modo seguente: due once di azzurro di Prussia polverizzato, mescolate con un'oncia di ossido di mercurio, fece bollire con 6 oncie d'acqua, rimescolando bene, filtrò e lavò il residuo con acqua calda. La soluzione mercuriale [che ora sappiamo contenere Hg(CN)2] fu versata su un'oncia e mezza di limatura di ferro, entro matraccio, e vi aggiunse 3 dramma di acido vitriolico concentrato. Agitando bene la miscela diventa tutta nera per riduzione del mercurio ed il liquido perde il sapore mercuriale, mentre assume un odore speciale proprio di quella materia colorante. Lasciato in riposo il liquido, lo decantò in una storta e ne distillò circa 1/4. Tutto l'acido prussico passa nel distillato.


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Biografia di Carlo Guglielmo Scheele
di Icilio Guareschi
Utet Torino
1912 pagine 81

   





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