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      Così diciamo acqua quella particella perfettamente sferica con la quale si forma l'elemento dell'acqua, benchè questa non abbia la fluidità nè la perspicuità, nè altra qualsiasi delle proprietà che sono la conseguenza delle predette. Col medesimo vocabolo noi chiamiamo l'aggregato sensibile delle particelle acquee, dalla cui unione risultano la fluidità, il peso specifico, la trasparenza ed altre simili qualità; e questo lo chiamiamo elemento dell'acqua, qualora siavi perfetta omogeneità di sostanza. Tuttavia, anche se questa manchi, purchè vi sia molta prevalenza dell'elemento acqueo sopra le sostanze eterogenee, noi non rifiutiamo il nome di acqua ai diversi fluidi, come all'acqua di mare, di fonte, di pozzo o a qualsiasi acqua medicata, ancorchè risultino in essa delle qualità diverse, che non sono proprie dell'acqua elementare.
      IV. A pari ragione, si dà il nome di sale e alla particella elementare del sale, e al suo aggregato elementare, e alla sostanza composta dell'elemento salino, e agli altri elementi eterogenei insieme commisti; le quali cose tutte godendo di proprietà diverse, ne consegue che non possono comprendersi in una sola identica definizione generale. Ma poichè le proprietà e la natura, in ciò che l'elemento è, e in ciò di cui l'elemento partecipa in alto grado, derivano specialmente dalla particella elementare, sembra che dalla definizione della particella elementare si possa aprire la via alle altre definizioni.
      V. In questo senso adunque, io chiamerei i sali: corpuscoli indivisibili, terminati da superfici piane, così reciprocamente inclinate da racchiudere qualche figura semplice.


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Domenico Guglielmini e la sua opera scientifica
di Icilio Guareschi
Utet Torino
1914 pagine 188