Pagina (115/188)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Imperocchè non devesi credere di leggieri che qualsiasi elemento eterogeneo frammisto possa impedire che le particelle prime di qualunque sale vengano a quel raggruppamento in cui verrebbero se fossero omogenee. Purchè non sia tanto grande la loro copia e qualità da poter alterare le direzioni derivanti dalle inclinazioni dei piani, non havvi ragione alcuna per cui la figura debba modificarsi. Questo è evidente nel sale marino, al quale benchè sia talora frammista molta quantità di terra, ciò tuttavia non fa sì che ne sia alterata la figura; che anzi, gli stessi elementi eterogenei giovano al primato dei cristalli e ad una consistenza maggiore, come appare in quasi tutti i succhi concreti salini, i quali portano sempre qualche mistura di terra e molta mistura di acqua, spogliati della quale, la figura dei cristalli si discioglie e se ne va in una massa informe. Per questo il vetriolo e l'allume calcinati e il sale decrepitato rimangono senza una configurazione ben definita, perchè pare che l'acqua e la terra facciano le veci di calce o di bitume, la cui mercè le parti si saldano a vicenda e si consolidano.
     
     
     *

      * *
     
      Anche tutto il rimanente di questa lunga Memoria è importantissimo e voglio terminare questi cenni col far conoscere ancora alcuni capitoli, alla fine dei quali discorre del sapore dei sali.
     
      CXXVII. Il sale muriatico - poichè ha figura di cubo perfetto e tutte le variazioni, che subisce, consistono o nel difetto di qualche piano, o in qualche lato più prolisso verso una parte che verso un'altra - è fornito di otto angoli, ciascuno dei quali, essendo solido, consta di tre angoli piani; imperocchè alla formazione dell'angolo nel cubo concorrono altrettante superfici piane.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Domenico Guglielmini e la sua opera scientifica
di Icilio Guareschi
Utet Torino
1914 pagine 188

   





Memoria