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      Egli distingue gli elementi in metalloidi e metalli, e, quando incontra il carbonio nel gruppo del boro e del silicio, descrive senz'altro i principali derivati del carbonio o composti organici.
      Il Mitscherlich era elegante e sicuro esperimentatore; molti dei suoi apparecchi sono ancora oggidì adoperati. Egli è stato il primo ad insegnare a preparare l'etere per l'azione dell'acido solforico sull'alcol con reazione continua. Il più comodo gasometro per raccogliere i gas è ancora quello di Mitscherlich(44).
      Tutte le sue ricerche scientifiche furono raccolte dal figlio Alessandro in un grosso volume(45).
      Berzelius si era già da tempo occupato delle sostanze albuminose e dopo il 1830 questo argomento fu trattato ampiamente da molti chimici, e fra i primi da Mulder, che fu molto (anzi troppo!) lodato dal Berzelius. Il Mulder arrivò alla conclusione che tutte le sostanze albuminose contengono un'unica sostanza dalla quale derivano e che egli chiamò proteina; da allora le materie albuminose si denominarono sostanze proteiche o proteiniche; la proteina era considerata come il radicale delle sostanze albuminose(46). Un gran numero di ricerche sulle sostanze proteiniche furono poi fatte nel laboratorio di Liebig a Giessen dal 1838 al 1842(47); e specialmente da Dumas e Cahours, i quali nel 1842 pubblicarono il loro grande lavoro: Mémoire sur les matières neutres de l'organisation(48), nella quale essi espongono i risultati estesi alle principali materie albuminoidi, sia delle piante come degli animali.


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Jons Jacob Berzelius e la sua opera scientifica
di Icilio Guareschi
Utet Torino
1915 pagine 398

   





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