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      Ma, egli scrive(192), è principalmente a Richter, chimico di Berlino, che noi dobbiamo le prime indicazioni positive sulle proporzioni chimiche fondate su numerose esperienze
      , ecc.
      Ostwald(193) esagera grandemente quando dice che Richter era quasi sconosciuto nel 1845 e attribuisce a C. B. Hess(194) il merito di aver fatto conoscere la legge di Richter della proporzionalità o degli equivalenti. Esagerazione dimostrata dal fatto che Berzelius, per quanto abbia attribuito una parte dei meriti di Richter al Wenzel, è stato colui che proprio ha fatto conoscere bene il Richter.
      I lavori di Wenzel e di Richter sono stati da loro esposti in una forma oscura e non facile da decifrare, ed è quindi tanto più grande il merito di Berzelius di aver fatto conoscere questi autori già nel 1807.
      Grande era la cura di Berzelius nel ricordare i lavori dei suoi predecessori e farne vedere il legame che hanno avuto con i suoi stessi lavori.
      Nell'anno 1811 il Berzelius fece conoscere la sua bella lettera a Berthollet(195) relativa all'analisi di differenti sali, nella quale pel primo egli fa ben notare i grandi meriti di Richter(196); questa lettera può riguardarsi come l'introduzione alla sua classica Memoria: Essai, ecc. del 1811. Incomincia dicendo(197):
      Studiando l'opera di Richter, intitolata: Ueber die neuern gegenstände der Chemie (1°-10° stück, 1795-1800), vi trovai due teoremi, che mi parvero di altissima importanza per la teoria delle affinità. Cioè: 1) che tutti i sali neutri che conservano la loro neutralità quando si mescolano le loro soluzioni, sono composti in modo che le quantità delle diverse basi, che saturano uno degli acidi che si trova nella miscela, conservano le stesse proporzioni fra loro, saturando gli altri acidi; 2) che un sale metallico neutro, di cui si precipita il metallo, con un altro metallo più combustibile, cambia soltanto di metallo, ma che la porzione di ossigeno che entra nell'ossido metallico e l'acido di cui è saturato, restano gli stessi; e che i diversi ossidi metallici che saturano una porzione data d'un acido qualsiasi contengono tutti la stessa quantità d'ossigeno.


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Jons Jacob Berzelius e la sua opera scientifica
di Icilio Guareschi
Utet Torino
1915 pagine 398

   





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