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      Se Proust invece di limitarsi a dare la composizione centesimale dei suoi composti (ossidi, solfuri, ecc.) avesse riferito la quantità di ossigeno, di solfo, di cloro, ecc., che stava combinata col metallo all'unità di peso di questo, ad esempio a 100 p., egli sarebbe stato indubbiamente condotto alla scoperta sperimentale della legge delle proporzioni multiple, come s'avvide subito il Berzelius dopo aver avuto sentore della legge trovata da Dalton. Se nell'analisi, a cagion d'esempio, dei due ossidi di rame, invece di dare come risultato:
      ossido rameoso:
      88,9
      rame
      11,1
      ossigenoe ossido rameico:
      80,0
      rame
      20,0
      ossigenoavesse riferito le quantità di ossigeno ad una stessa quantità di rame, come ha poi fatto Berzelius, avrebbe trovato che nel primo(202):
      100 p. di rame stavano uniti a 12,45 di Oe nel secondo:
      100 p. di rame stavano uniti a 25,00 di O.
      Cioè nel secondo caso esattamente il doppio della quantità d'ossigeno contenuto nel primo. E pei due solfuri di ferro, Berzelius trovò, pel solfuro al minimum:
     
      Ferro. . . . .
      63
      100,00
      Solfo. . . . .
      37
      58,75
      e pel solfuro al maximum:
      Ferro. . . . .
      45,08
      100
      Solfo. . . . .
      53,92
      117
     
      Cioè, nel secondo composto la quantità di solfo è doppia di quel che sia nel primo.
      Le analisi di Berzelius erano meglio eseguite che non quelle di Proust ed i risultati erano da lui esposti in vari modi, per cui doveva scaturirne la legge delle proporzioni multiple.
      Ed anche in questa classica Memoria appare la grande esattezza nei lavori di Berzelius.
      Per il cloruro d'argento trova:


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Jons Jacob Berzelius e la sua opera scientifica
di Icilio Guareschi
Utet Torino
1915 pagine 398

   





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