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      Secondo la predominanza dell'una o dell'altra, l'atomo diventa elettronegativo od elettropositivo e secondo la natura degli elementi che si considerano, le loro ultime particelle sono polarizzate in grado diverso. Nelle combinazioni le particelle si riuniscono pei loro poli contrari, e le affinità che esercitano hanno la loro sorgente nelle attrazioni elettriche (Wurtz).
      La considerazione che i sali sono composti di basi e di acidi lo portò a pensare che tutti gli altri composti chimici hanno, come i sali, una composizione binaria.
      Berzelius classificò tutti gli elementi in due serie: elettronegativi ed elettropositivi. Per elettropositivi si deve intendere, secondo Berzelius, dei corpi infiammabili (solfo, idrogeno, fosforo, ecc.) e delle basi salificabili, e per elettronegativi l'ossigeno e gli acidi, che si portano al polo positivo della pila; i composti chimici risultavano in conseguenza come la neutralizzazione delle due differenti elettricità. Le combinazioni chimiche, nel concetto di Berzelius, dovevano riguardarsi come formate da due gruppi elettricamente diversi, i quali alla loro volta potevano risultare da due altri gruppi od elementi diversi. In tal modo i sali, ad esempio, erano considerati nel senso anche lavoisieriano, come la riunione di un acido elettronegativo con una base elettropositiva:
      K3O+ + SO3-,
      e cosa la potassa come K+ + O- e l'acido solforico(o anidrile) come S+O3-. Uno stesso elemento può essere elettronegativo od elettropositivo, secondo la natura dell'altro elemento con cui sta combinato; nei solfuri e solfidrati si ha


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Jons Jacob Berzelius e la sua opera scientifica
di Icilio Guareschi
Utet Torino
1915 pagine 398

   





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