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      578(239), scriveva: "Ma si consideri che le minime parti di un corpo debbono possedere questa polarità; poichè non si può concepire una porzione d'un corpo elementare che non abbia le proprietà dell'intero corpo o quelle della riunione di varie parti. Quindi ne viene che senza questa teoria corpuscolare, non puossi concepire l'idea di una polarità elettrica nei corpi. Ma ammettendo che ognuno di questi atomi possegga una polarità elettrica donde dipendano i fenomeni elettrochimici della loro riunione, la cui ineguale intensità sia la cagione della differenza di forza con cui si esercitano le loro affinità".
      Nel 1830 circa l'edificio chimico di Berzelius era completo; egli aveva determinato un numero grande di pesi atomici con un'esattezza non mai superata. Questo sistema, scrive il Ladenburg, era degno d'ammirazione.
      Benchè non si possa pretendere che le idee fondamentali del sistema siano esclusivamente di Berzelius, quand'anche egli dovesse molto a Lavoisier, a Dalton, a Davy, a Gay-Lussac, non è men vero che egli è stato colui che ha riunito e fuse insieme queste idee e teorie e ne ha tratto un tutto armonico, nel quale entrano una buona parte di scoperte sue personali. La sua ipotesi elettrochimica aveva, senza dubbio, dei punti di contatto con quella di Davy, ma ne era essenzialmente distinta. È a Berzelius che noi dobbiamo il primo metodo generale di determinazione dei pesi atomici, che ha reso dei così grandi servigi, poichè ha permesso di determinare i pesi atomici con tanta sicurezza che non si sono più cambiati se non in un numero limitato di casi.


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Jons Jacob Berzelius e la sua opera scientifica
di Icilio Guareschi
Utet Torino
1915 pagine 398

   





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