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      La famosa teoria dei radicali composti creata da Berzelius, fu sviluppata da Liebig. Già Lavoisier diceva che la chimica organica è la chimica dei radicali composti(312). Secondo Berzelius, come già Lavoisier, i corpi organici si distinguono dagli inorganici, perchè mentre questi si possono considerare come composti di un elemento o radicale semplice coll'ossigeno, i composti vegetali ternari si debbono riguardare come ossidi di radicali composti di due elementi, il carbonio e l'idrogeno. Berzelius sviluppò questa sua teoria nella seconda edizione del suo Trattato di Chimica, 1817 (1a ediz. tedesca) e nell'edizione francese, 1830, t. II, pag. 111: "Tutte le sostanze organiche ossigenate, egli dice, sono formate da ossidi di radicali composti, i quali non esistono liberi, ma sono interamente ipotetici".
      Il radicale dell'acido formico, che egli chiamò formile, è costituito da C2H3 e quindi:
     
      C2H3 + O3;
      Acido formico od ossido di formile
     
      così l'acido acetico contiene il radicale acetile formato da C4H6 e quindi
     
      C4H6 + O3.
      Acido acetico od ossido di acetile
     
      In questo tempo, e anche prima, sorse la teoria dell'ammonio.
      La scoperta fatta da Wöhler e Liebig nella loro celebre Memoria: Ricerche sul radicale dell'acido benzoico, che l'essenza di mandorle amare è una combinazione di idrogeno col radicale dell'acido benzoico, fece colpo nella mente di Berzelius, il quale era entusiasta di questo magnifico lavoro. Nella notazione di Berzelius il benzoile ed i suoi derivati erano rappresentati dalle formole seguenti:


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Jons Jacob Berzelius e la sua opera scientifica
di Icilio Guareschi
Utet Torino
1915 pagine 398

   





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