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      Tutti questi fatti, e specialmente quelli relativi agli acidi tartarico e paratartarico o racemico, fecero sull'animo di Berzelius una grande impressione. Egli allora, nel 1830, riunì(338) sotto un unico punto di vista tutti questi casi in cui sostanze diverse per proprietà hanno composizione centesimale identica, e li denominò composti isomeri, da isomeres (da isos, uguale,composto di parti uguali). Bellissima è la sua Memoria che in proposito pubblicò nel 1830(339); distinse l'acido stannico dall'acido parastannico, l'acido tartrico dall'acido paratartrico, ecc. Egli pel primo propose l'uso della particella para per distinguere i corpi isomeri. "Sotto la denominazione (egli dice) di composti isomeri io comprendo dunque quelli che con una composizione chimica simile e uno stesso peso atomico, posseggono delle proprietà differenti". Poi continua: "È stato l'acido fosforico che ha fatto nascere l'idea che i corpi possono avere una composizione simile con proprietà chimiche differenti. Stromeyer si esprime a questo riguardo in modo preciso. Secondo Stromeyer, la differenza non è dovuta alla proporzione degli elementi, ma al modo diverso col quale essi sono combinati, come pure alla diversa condensazione che hanno provato". Cosa curiosa, le esperienze di Graham dovevano poi dimostrare che gli acidi fosforico e parafosforico non erano veramente isomeri.
      In questa Memoria Berzelius ricorda le ricerche di Johnston (1829) sul cianogeno e la sostanza nera che fu poi detta paracianogeno.


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Jons Jacob Berzelius e la sua opera scientifica
di Icilio Guareschi
Utet Torino
1915 pagine 398

   





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