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      Questo sistema non presentava ancora nessun altro modo di spiegare l'origine di un nuovo composto se non supponendo che, pel ravvicinamento dei corpi messi in presenza, i loro rapporti elettrici giungessero a neutralizzarsi in modo più completo.
      Partendo da queste idee, dedotte dagli effetti che avvengono nella natura inorganica e studiando le reazioni chimiche presentate dai corpi organizzati, abbiamo riconosciuto che, negli organi di questi ultimi, le sostanze più diverse venivano elaborate, mentre la materia bruta da cui esse provenivano non consisteva generalmente che in un unico liquido, circolante più o meno rapidamente nei vasi.
      I vasi del corpo animale, ad esempio, pompano il sangue alla loro origine, senza interruzione e nondimeno secernono alle loro estremità il latte, la bile, l'urina, ecc. ecc., senza ammettere nessun altro liquido capace di operare, per doppia affinità., una decomposizione qualsiasi. Evidentemente, avveniva qui un fatto, di cui lo studio della natura organica non poteva ancora dar spiegazione.
      A quest'epoca Kirchhof riconobbe che l'amido, sciolto in un acido diluito, si trasformava, ad una data temperatura, prima in gomma, poi in zucchero d'uva. Si cercò, conforme ai principii ammessi riguardo agli effetti di questo genere, che cosa l'acido avesse tolto all'amido per ridurlo in zucchero; ma nessun gas si era sviluppato, l'acido riappariva, per mezzo degli alcali, nella sua quantità primitiva, non si era combinato e il liquido non conteneva che zucchero, in quantità piuttosto superiore all'amido impiegato.


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Jons Jacob Berzelius e la sua opera scientifica
di Icilio Guareschi
Utet Torino
1915 pagine 398

   





Kirchhof