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      La spiegazione geniale che Lavoisier ha dato dei fenomeni della combustione ha fatto entrare la chimica nel suo periodo attuale
      . Con queste belle e significative parole, che concordano colla mia affermazione, il Wislicenus incominciava nel 1887 la sua conferenza: Sui progressi della isomeria.
      L'animo nostro si sente rafforzato, si sente ingentilito ed ingrandito quando volge la propria attenzione ai pochi veramente grandi uomini che furono i fondatori della scienza attuale e limitandomi alla fine del secolo XVIII e principio del XIX, basta ricordare: Scheele, Lavoisier, Berzelius, Davy, Liebig; ma sovra tutti emergono Lavoisier e Berzelius.
      Ma d'altro lato, pensando alle condizioni attuali dell'umanità, ci viene alle labbra la domanda: dunque tanta scienza a che ha servito? Che sia forse vero ch'essa abbia servito solamente a facilitare i godimenti materiali e da ciò gli odi commerciali ed industriali? No, non possiamo crederlo. Quei grandi spiriti disinteressati del secolo XIX, che portano i nomi di Volta, Dalton, Avogadro, Berzelius, Melloni, Humboldt, Arago, Helmholtz, Wöhler, De Buch, Bessel, Gauss e tanti altri, tutti hanno lavorato per un nobile scopo, che non sia quello di aumentare l'agiatezza ed i godimenti materiali della vita.
      La chimica in modo particolare, col suo rapido ed enorme sviluppo, in meno di un secolo ha fatto progredire l'umanità forse più di ogni altra scienza, perchè la chimica è la scienza che più si intreccia, si insinua, che più ha correlazioni colle altre scienze.


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Jons Jacob Berzelius e la sua opera scientifica
di Icilio Guareschi
Utet Torino
1915 pagine 398

   





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