Pagina (96/102)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      In questa parte mi sono altresì venute in aiuto le reminiscenze di giovinezza, per quanto aveva io stesso sentito narrare dal padre mio Angiolo Guelfi. Era esso alieno dall'entrare in particolari del fatto, ma rammento sempre la sera stessa del suo ritorno a Laiatico ai primi di Settembre 1849, quando, nell'atto di coricarsi nella medesima camera, raccontò con entusiasmo a me, allora dodicenne, il salvamento compiuto da pochi giorni, e i particolari dei colloqui avuti col Generale, e massimamente il dono dello stile coll'invito di farglielo presentare dall'unico figlio se fossero vòlti per la patria destini migliori. - Da quella circostanza in fuori gliene ho sentito parlare raramente, come da chi avesse inteso compiere un dovere e nulla più. - Tanto è ciò vero che le altre informazioni relative alla parte presa da Angiolo Guelfi nella fortunata impresa le ho dovute raccogliere dall'egregio amico, signor Cammillo Serafini, e dai quattro Scarlinesi, segnatamente dal Pina e dall'Ornani, come più degli altri familiari di Angiolo Guelfi.
      (13) L'illustre patriotta signor Cammillo Serafini, entusiasta dell'esito felice dell'impresa di cui era stato tanta parte, non curando il pericolo, conservò per i dieci anni della dominazione lorenese i preziosi documenti citati nel corso di questa storia. In una mia visita all'egregio ed onorando amico ho veduto questi documenti ingialliti dal tempo, macchiati dall'umidità, essendo essi stati per dieci anni chiusi in un tubo di latta, e sotterrati nelle grotte della Pieve presso San Dalmazio, e sono i seguenti:


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Dal Molino di Cerbaia a Cala Martina
Notizie inedite sulla vita di Garibaldi
di Guelfo Guelfi
Salvatore Landi Firenze
1889 pagine 102

   





Angiolo Guelfi Laiatico Settembre Generale Angiolo Guelfi Cammillo Serafini Scarlinesi Pina Ornani Angiolo Guelfi Cammillo Serafini Pieve San Dalmazio