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      Al decente, al gentile, al buono e al bello.
     
      Saturnia regna! - In cosiffatte Repubbliche Tommaso Moro propone che la pena capitale abbia a consistere nello appiccare un cerchio di oro, io non ricordo bene se al naso o in quale altra parte del delinquente. Sogni di Angioli sono cotesti, e Dio faccia tristo colui che desta i sognatori! Ma gli uomini non dormono tutti, nè sempre; la massima parte di loro uscendo dalle astrattezze forza è che si travagli per la dura esperienza della vita. I poeti non hanno a tenere la mano al timone, ma dalla prua del naviglio contemplare lo emisfero interminato, dove è fede che troverà pace l'ansia irrequieta che affatica i petti mortali.
      Meditando su le Storie, conosciamo come le Repubbliche abbiano durato fra procelle, e poco; lo esercizio smodato delle virtù che pure le alimentano, averle condotte in rovina; la uguaglianza immaginata, fine a conseguirsi impossibile; se tace la smania di superarsi in ricchezze, subentra più intensa l'agonia di vincersi con le ambizioni, co' brogli ed anche con lo splendore di gesti famosi; per cui Aristide un giorno dirà agli Ateniesi, che, se desiderano pace, lui e l'emulo Temistocle gittino giù nello Apotete. Ella cammina così la bisogna; se togliete via le passioni, e l'uomo è fatto pietra; ma voi non le volete, nè potete tôrre, e allora nelle società corrotte esse partoriranno turpi gare di viltà, e di delitti; nelle sane, emulazioni di studii, ed anche di gloria; nobilissime invero, e non pertanto seme immortale di disuguaglianza fra gli uomini, nè meno delle altre dannose alla Repubblica.


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Apologia della vita politica
di Francesco Domenico Guerrazzi
Le Monnier Editore Firenze
1851 pagine 1183

   





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